domenica 15 dicembre 2019

Il Ritratto di Dorian Gray


Trama
Dorian Gray è un giovane ragazzo di una bellezza straordinaria che posa per l'artista Basil.Conosciuto Lord Watton, un uomo dalle teorie bizzarre e paradossali, Dorian ne viene profondamente scosso soprattutto riguardo il tema della bellezza e della sua perdita. Conosciuta una giovane attrice di teatro Dorian se ne innamorerà , ma tragicamente per un 'incomprensione la ragazza si suiciderà.Poco dopo inspiegabilmente il ritratto del giovane Dorian incomincia ad invecchiare, mentre il suo aspetto rimane imperturbabile al tempo.  Pertanto il ragazzo gode di ogni piacere  e vizio divenendo schiavo di cattive abitudini, arrivando persino ad uccidere Basil, l'autore del suo ritratto. Infine arrivato a comprendere l'aridità della sua vita imprigionata in quel quadro deciderà di distruggerà l'opera portandosi inconsapevolmente alla sua morte per via del legame indissolubile dei due.

Recensione
Tale opera è inequivocabilmente da considerarsi il capolavoro del decadentismo. Bizzarro, fantastico,a tratti surreale, ma decisamente un'opera d'arte di rara bellezza. La storia del romanzo , e il suo perno centrale ruota sul tema della bellezza e dell'edonismo, venendo intesa come un dono da goderne totalmente poiché nel tempo essa svanisce e lascia lo spazio alla morte e alla sua cessazione si esistenza.Ad ogni modo Wilde va ben oltre la bellezza, e oltre l'opera stessa. Il quadro carceriere dell'anima di Gray, è il prezzo da pagare per vivere la giovinezza è l'estetica ammaliatrice di piaceri effimeri e superficiali con l'impossibilità di goderne pienamente. Gray è nel quadro, e fuori Gray è la bellezza e null'altro, una bellezza amara,cinica (l'insensibilità persino verso l'amico ucciso) che blocca ogni empatia e sensibilità, concedendo mero piacere. Come si può ben notare la profondità dell'opera sta nel considerare l'arte ormai corrotta (il quadro sublime diviene il ritratto della realtà arida e marcia costretta alla vecchiaia e alla morte) dalla vita e dal tempo,dalle leggi umane , e l'uomo diventa l'opera ,ma un'opera senza anima ed essenza. La decadenza del romanzo sta nel subire ormai una morte inevitabile dell'arte di cui l'uomo si appropria indegnamente tramite il desiderio (e proprio Dorian dirà ormai che la sua personalità è divenuta un peso) di non voler invecchiare rimanendo preda dell'inganno , un inganno che certo salvo la sua vita( il fratello dell'attrice di cui Dorian si innamora) ma non la sua anima. Dunque "uccidere se stessi" diviene la vera opera d'arte, ovvero metaforicamente annullarsi in essa per una volontà superiore :quella dell'elevazione dall'arte stessa e del suo apice . Interessanti le frasi di Watton("i brutti e gli stupidi hanno la sorte migliore,non conoscono ne vittoria ne sconfitta") che con i suoi paradossi crea un piccolo vocabolario di massime. Uno dei più grandi capolavori della fine dell'Ottocento) Wilde rimane un artista che riesce a superare l'arte stessa.